Prima di entrare nell'abitato, ancora sulla provinciale circondata da rilievi boscosi, si incontra la catacomba di S. Faustino (III secolo), dove recenti scavi hanno individuato i resti di una piccola basilica cimiteriale.
Se si segue da qui il percorso della vecchia strada consolare si può raggiungere il ponte Fonnaia, ardita costruzione d'età augustea che consentiva alla Flaminia di superare il modesto tributario del torrente Naia. Si giunge così ad Acquasparta, centro rinomato dall'epoca romana per le sue acque e poi castello delle cosiddette Terre Arnolfe. Tra '500 e '600 i Cesi acquistarono il possedimento da Pier Luigi Farnese e avviarono un intervento di ridefinizione dell'assetto urbano che conferisce carattere all'abitato.
Centro del paese è il grandioso palazzo Cesi; da vedere anche la chiesa romanico-gotica di S. Francesco (1290), con l'antico altare su colonnine e chiostro affrescato.