COSA VEDERE

La posizione, sul dorso di un colle (m 417) che guarda il paesaggio della Valdelsa e della Montagnola senese fino alla Maremma, è strategica e panoramica insieme: la prima circostanza spiega la lunga contesa tra senesi, volterrani e fiorentini per il controllo del borgo, come anche la cinta di mura dirute con due porte superstiti (ai Frati verso nord, di Rivellino a sud) e la trecentesca Rocca senese, oggi sede del Comune, cui pose forse mano Francesco di Giorgio; la seconda aggiunge scorci e fascino alla visita del paese. Al centro sta la Collegiata di Santa Maria Assunta, consacrata nel 1161 e rimaneggiata nei secoli; ricco d’arte l’interno con, tra l'altro, il cenotafio di Bernardino degli Albertini (inizi ’300) capolavoro gotico di Marco Romano, col monumento funebre del vescovo Tommaso d' Andrea realizzato da Gano di Fazio e la terracotta invetriata e policroma di Giovanni della Robia. Nell’attigua canonica, importante edificio del XIV-XV secolo, è ordinato il Museo civico archeologico e della collegiata che raccoglie una collezione di reperti etruschi e un'altra storico-artistica con quadri, arredi, oreficerie da varie chiese vicine: tra questi una pala di Andrea di Niccolò (1498) e molte opere del pittore Alessandro Casolani (1552/53 - 1607). Il museo è stato arricchito ultimamente grazie all'arrivo della testa Bargagli, una scultura etrusca in marmo di Carrara, e di alcune opere del pittore casolese Augusto Bastianini (1875 - 1938). Pochi chilometri a sud del borgo, a Mensano, altra piccola perla medievale arroccata su una collina, la chiesa di S. Giovanni Battista Decollato propone l’enigma dei suoi 14 capitelli romanici, tutti diversi, di affascinante iconografia. Merita una visita anche la bella pieve romanica S. Giovanni Battista nella frazione di Pievescola. La campagna nei dintorni della frazione di Monteguidi, con i suoi numerosi vigneti, offre numerosi spunti panoramici.

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EVENTI

Il borgo è accogliente teatro di vita e cultura, con iniziative appassionate e coinvolgenti: dal Presepe Vivente al Palio di Sant'Isidoro, alla musica e alle feste d’estate.

Perché Bandiera Arancione:

“La località si distingue per un centro storico tipico, raccolto, dinamico e si può scoprire, grazie alle informazioni date presso il punto informativo ben individuabile, percorrendo un efficiente percorso di visita, tra negozi di prodotti tipici locali e vari punti di interesse storico-culturali.” Marta, ghost visitor TCI