Su un colle vulcanico, ai piedi del Vulture, la mole quadrilatera del Castello dalle dieci torri, e il Duomo, con il campanile duecentesco, segnano il profilo di questa città, che fu importante sede vescovile e residenza cara ai re normanni. Lo svevo Federico II abitò il maniero, all’interno del quale si tennero ben quattro concili papali e dove il papa Urbano II bandì la prima crociata. Oggi ospita il Museo Nazionale del Melfese, che ripercorre la storia del territorio. Nella Torre dell’Orologio è custodito un sarcofago romano, scolpito sul coperchio con le delicate fattezze di una fanciulla. Il centro storico è ancor oggi protetto dalla cinta murata normanna, lunga oltre quattro chilometri; per accedervi come un tempo si varca la Porta Venosina. Poco fuori dall’abitato si visitano suggestive chiese rupestri, con affreschi bizantineggianti.