In latino, «labellum» indica abbeveratoio, e proprio dagli abbeveratoi che dissetavano le greggi nella transumanza fra la Puglia e i monti del Vùlture origina il nome dell'abitato medievale, allungato su una piattaforma alluvionale tra il fiume Òfanto e la fiumara di Venosa. Oggi è un importante centro dedito alle coltivazioni cerealicole.