Non lontano da un antico guado sul Tagliamento, il borgo si sviluppa attorno al castello. Nel Cinquecento il complesso, oggi costituito da edifici disposti ad anello attorno a un cortile e circondati da un fosso, diventò residenza: nei suoi ambienti (ora in restauro), sono conservati affreschi cortesi del XIV secolo, una cappella con stucchi seicenteschi, un teatrino di corte.
Il duomo, che restauri ottocenteschi hanno appesantito di una veste neogotica, è intitolato al Corpo di Cristo perché costruito nel 1449 a custodia di una reliquia miracolosa. All’interno l’unico organo superstite della scuola veneziana cinquecentesca: commissionato nel 1532 all’organaro Vincenzo Colombi, fu inserito in un cassone intagliato da Girolamo da Venezia e dorato da Tommaso da Udine; nel 1535 il Pordenone ne cominciava a dipingere le portelle e la cantoria, che alla sua morte, nel 1539, furono completate da Pomponio Amalteo.
La vicina chiesa dei Ss. Pietro e Paolo e Antonio Abate fu eretta alla fine del Trecento, ma più volte rimaneggiata: è decorata da un interessante ciclo di affreschi di Pietro da Vicenza (primi del Cinquecento) e da una più antica crocifissione sulla parete di fondo (XV secolo).