Provenendo da Gubbio e attraversato il fiume Chiascio, uno dei maggiori affluenti di sinistra del Tevere, si esce dalla conca eugubina e si raggiunge Fossato di Vico, limite nord della conca di Gualdo Tadino. «Vicus Helvillum» dei romani (l'odierno «Borgo»), sorto su un antico abitato umbro, ha svolto l'importante funzione di presidio fortificato della diramazione della Flaminia verso le Marche attraverso la valle dell'Esino.
Intorno alla Rocca, di cui rimangono solo alcuni ruderi, si sviluppò il nucleo medievale fortemente conteso tra Perugia e Gubbio (secolo XIII). Percorrendo la ripida salita dal Borgo al centro si incontra la chiesa di S. Benedetto, che conserva affreschi di scuola eugubina, e la cappella della Piaggiola decorata da dipinti murali eseguiti dalla scuola di Ottaviano Nelli. Si raggiunge così la chiesa di S. Pietro.
Sono famose le «Rughe» di Fossato, percorsi urbani coperti realizzati a scopo di difesa, ma altrettanto preziosi per guadagnare spazio edificabile.