All’ombra della cupola della basilica di S. Gaudenzio, progettata dall’Antonelli, pulsa una città ricca di sapori che prende il meglio dalle pianure punteggiate a risaie e dai colli morenici trafilati a vigneto. Per farsi un’idea basta partecipare alle fiere enogastronomiche di tradizione come quella patronale di San Gaudenzio (il 22 gennaio), o quella autunnale di San Martino. In tavola si servono vini robusti e rinomati da vitigno nebbiolo (detto spanna) come il Ghemme Docg e i Doc Sizzano, Fara, Boca e Colline Novaresi. Il piatto tipico è la paniscia novarese, a base di riso, ma non mancano specialità con pesci di lago e di fiume. Vicina alla Lomellina, la zona del novarese serve piatti con carne d’oca e riso con le lumache, mentre spostandosi a Borgomanero finisce in tavola la carne d’asino nel tipico tapulon. Molto radicata è anche la produzione di formaggi Dop Gorgonzola, Grana Padano e Taleggio e tra gli insaccati si trovano i salami sotto grasso conservati in vasi di coccio (detti salam d’la duja), il graton d’oca, la bresaola e il salame di cavallo. Per addolcirsi la bocca si conclude il pasto con l’antico dolce della Cattedrale, i biscottini di Novara e i brutti ma buoni di Borgomanero.