Leggenda e storia si confondono nel passato di questa piccolo borgo del comune di Bacoli che conobbe grande importanza nell'antichità soprattutto per la flotta Imperiale che qui si stanziò al diretto comando del «princeps» romano. La configurazione naturale favoriva la realizzazione di un articolato complesso portuale, con una baia aperta e un bacino chiuso (lago di Miseno o Maremorto) che vennero collegati da un canale navigabile, ora interrato. L'ingresso alla rada anteriore era delimitato da un doppio molo; gallerie scavate nei promontori (punte Pennata e Sarparella) creavano un gioco di correnti marine destinato a evitare l'insabbiamento del porto, la cui doppia articolazione, molto simile al «Portus Julius» del lago Lucrino, permise di alloggiare il cantiere navale nell'area più calma del Maremorto e di ubicare il porto nel bacino aperto. Ai piedi dell'altura si trova il sacello degli Augustali, dedicato al culto imperiale, che venne parzialmente ricavato nella roccia ed è suddiviso in tre ambienti. In prossimità del sacello è un piccolo teatro (meglio visibile dal mare), mentre altri resti e il toponimo spiaggia di Miliscola (da «militum schola», il luogo dove s'addestravano le reclute) rimandano al porto e all'insediamento romano,che fu base militare fino al V secolo d.C. Raccomandate la passeggiata sui monte di Miseno, con splendidi panorami e i ruderi sparsi della villa di Caio Mario, e la gita in barca nel porto.