Estremo lembo della provincia di Modena, un tempo borgo dotato di porto e di arsenale, Finale era tappa obbligata delle comunicazioni fluviali tra il capoluogo, Ferrara e Venezia. L'inopportuno interramento (1880-86) del Panaro e la sua deviazione a sud-est della città hanno sconvolto lo scenario ambientale.
Nobili tracce di un importante passato sono la porta di S. Lorenzo (1250), fiancheggiata dalla torre dei Modenesi o dell'Orologio (1212), il Palazzo comunale con l'orologio e la statua di S. Zenone, protettore della città, e la possente struttura della Rocca Estense, dal corpo quadrilatero munito di torri. Ricostruita nel 1402 da Bartolino da Novara, ampliata nel 1425-30 con la collaborazione di Giovanni da Siena, rinforzata nelle difese dall'architetto Biagio Rossetti nel 1496, è stata a più riprese restaurata dalla fine dell'800.
Il principale edificio religioso è la collegiata dei Ss. Filippo e Giacomo, con struttura esterna e campanile del sec. XV. Si ricordano inoltre la chiesa del SS. Rosario, elevata per celebrare la vittoria di Lèpanto, e la chiesa di S. Agostino, che conserva una Madonna del Guercino.