Castelvetro presenta un aspetto pittoresco, con un profilo caratterizzato dall'emergere di torri e campanili. Situato nel cuore dell’Emilia Romagna, tra Modena (Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande di Modena Patrimonio dell’UNESCO) e Bologna, vicina a Maranello (Terra della mitica Ferrari). Anticamente fu un insediamento etrusco poi, verso il 150 a.C., le legioni romane vi crearono un presidio militare, un Castrum (accampamento militare). Da qui il toponimo “Castelvetro” derivante dal latino Castrum Vetus (vecchio/antico accampamento). Il territorio di Castelvetro unisce pregi ed attrattive paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche ad una politica di sviluppo del territorio basata sulla salvaguardia e la valorizzazione del suo ambiente in un’ottica di sviluppo sostenibile. Dal 1994, data la forte vocazione vitivinicola del territorio, Castelvetro è Città del Vino; dal 2003 è Comune Bandiera Arancione (Marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano) e dal 2008 ha ottenuto la Registrazione EMAS. Castelvetro offre un gran numero di spunti per chi desidera conoscere la storia e la cultura del territorio riscoprendo importanti testimonianze dal passato. Il turista può scegliere tra vari percorsi tematici e tour guidati del territorio locale e della Provincia di Modena, da percorrere anche a piedi o in mountain bike.

COSA VEDERE

Nella Piazza Roma si affacciano il Palazzo del Secondogenito (sede del Municipio), la Torre dell’Orologio e la Torre delle Prigioni. Considerata il vero e proprio cuore del paese, è nata in epoca relativamente recente, quando furono abbattuti tutti gli edifici posti nella zona Nord del Castello, ad eccezione delle Torri, per creare uno spazio aperto affacciato sulla vallata sottostante. Negli anni Cinquanta, in sostituzione della precedente, al centro della piazza, venne realizzata una pavimentazione in lastre bianche e nere per formare una  scacchiera. Sempre nel centro storico all'interno dell'antica chiesa parrocchiale ha sede Fili d'oro a palazzo, mostra permanente di abiti in stile rinascimentale a cura dall'Associazione Dama Vivente, organizzatrice inoltre degli eventi  storico rievocativi  "Il '500 e le sue suggestioni: Corteo Storico-Dama Vivente e Festa a Castello" (la prima negli anni pari, la secondo negli anni dispari), che ricordano i festeggiamenti che i Marchesi Rangone dedicarono al Poeta Torquato Tasso in fuga da Bologna e rifugiatosi a Castelvetro. Altro luogo di grande interesse è l'Acetaia Comunale, condotta dai Maestri Assaggiatori della Comunità Locale della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale. Nasce per la per valorizzare e promuovere la tradizionale produzione dell'Aceto Balsamico nel territorio modenese, identità e patrimonio della cultura locale.

Da segnalare poi il Castello di Levizzano Rangone, eretto come baluardo difensivo contro gli Ungari; da un documento risalente al 890 risulta che apparteneva alla chiesa di Modena. Interventi di restauro sono stati effettuati nell’Ottocento e nel Novecento, dopo che il Castello venne in possesso del Comune di Castelvetro. Nel 1038, il vescovo di Modena, lo concesse al marchese Bonifacio di Toscana, padre di Matilde di Canossa. Gli ultimi importanti lavori di restauro hanno interessato oltre il 70% dell'intero fabbricato sia all’esterno che negli interni, rendendolo perfettamente funzionale. Da porre in particolare evidenza il restauro delle stanze dei vescovi con il recupero degli antichi soffitti lignei e delle decorazioni affrescate nella parte della sommià  delle pareti. Al piano terra del Castello ha sede dal 2019 Rosso Graspa un museo dedicato alla storia e alla cultura del territorio di Castelvetro e al suo prodotto d’eccellenza: il Lambrusco Grasparossa. Al suo interno, la storia della società rurale a cavallo fra le due guerre è ricostruita attraverso numerose testimonianze della vita nei campi: attrezzi, utensili e strumenti di lavoro, disegni e straordinarie documentazioni fotografiche, tutte realizzate dal fotografo dell’epoca Giuseppe Simonini, illustrano la vita e le buone pratiche della società contadina. Si segnala poi l'Oratorio San Michele, posto tra i torrenti Guerro e Nizzola, a metà strada tra  Levizzano e  Castelvetro e costruito tra l’ottavo e il nono secolo, considerato una perla del romanico nel nostro territorio.

Guarda questo video e scopri le bellezze e le peculiarità del borgo di Castelvetro di Modena!

PRODOTTI E TRADIZIONI

I prodotti sono quelli simbolo dell'enogastronomia tipica emiliana con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, l'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena ed il Parmigiano Reggiano.

Perché Bandiera Arancione:

“La località si distingue per il centro storico armonico e ben conservato, ricco di punti di interesse e con un arredo urbano e uno spazio verde molto curato. Da segnalare la ricca e diversificata offerta di eventi e manifestazioni organizzati dal comune lungo tutto il corso dell’anno.” Paolo, ghost visitor TCI