Il "natio borgo selvaggio" è una cittadina di antica storia (monaldo Leopardi, padre di Giacomo, ne ricollega l'origine a "Ricinia, colonia dei Romani" ossia Helvia Rìcina nella valle del Potenza ai piedi dell'attuale Macerata), di civile atmosfera per i segni d'arte che si collegano all'intraprendenza mercantile del sec. XV-XVI, inserita nel paesaggio marchigiano, di natura garbatamente umanizzata, quale lungo balcone sulla dorsale di colli tra le valli del Musone e del Potenza. Con struggente emozione, di fronte al luogo si rammemora il verso: la "torre antica" è quella del convento di S. Agostino, la piazzetta ove i ragazzi facevano "lieto romore" e in cui "sonavan le quiete stanze" per il canto di Silvia, la si può vedere dalle finestre della biblioteca di palazzo Leopardi, come allora.