Composto da diverse località, tra castagni, abeti e platani alla confluenza nel Serchio del torrente Lima e già in epoca romana era una stazione termale, apprezzata per le proprietà curative delle sue acque. Il periodo di massimo sviluppo fu agli inizi dell’800, quando era residenza estiva dei Baciocchi e, sotto il ducato dei Borbone, si affermò come ritrovo abituale della nobiltà lucchese e cosmopolita, di artisti e di letterati: fra gli ospiti illustri si possono citare Byron, Shelley, Heine, Rossini, D’Azeglio, Carducci, Puccini e, tre secoli prima, Montaigne. Le principali testimonianze lasciate della presenza dei facoltosi frequentatori di un tempo si trovano a La Villa (il capoluogo), con belle architetture, e a Ponte a Serraglio, dove si trova un Casinò di stile neoclassico in attività dal 1840. Accanto al termalismo, nell’800 ebbe grande sviluppo anche l’industria della carta: sulla Lima rimangono gli edifici della ex cartiera Bianchi (1876). Prima di lasciare il paese, una sosta rigenerante alle Terme è davvero l'ideale.