Anche se le sue linee ricordano le architetture romanico-gotiche, è moderno il santuario della Madonna della Coltura, legato al ritrovamento di una pietra con un'antica immagine della Madonna. L'episodio, ritenuto miracoloso dalla tradizione religiosa popolare, è raccontato in un grande affresco nella facciata interna del tempio, mentre il monolito con l'immagine della Madonna Panagìa, affresco bizantineggiante forse risalente al XII secolo ma pesantemente ridipinto nel '600, è custodito nel ricco baldacchino dell'altare maggiore. Il paese conserva un interessante nucleo storico con resti architettonici del XVI secolo. Tra questi, in posizione dominante, il castello dei Castriota, riportato alle originarie forme cinquecentesche. Palazzo Ferrari, insieme alla Pinacoteca comunale, ospita la Quadreria Giannelli, raccolta di una cinquantina di opere di pittori e scultori napoletani a cavallo tra '800 e '900.
Un'istituzione piuttosto interessante è (in attesa di una sede definitiva), il Museo del Manifesto.