Abbracciato dall'ansa del torrente Argentina, il borgo medievale di Badalucco è totalmente circondato da colline terrazzate, coltivate ad ulivi, orti e castagni, immerso in un territorio ricco di sentieri per escursioni di tutti i tipi. Dista una decina di chilometri dalla zona costiera e si propone come un'alternativa ideale per i visitatori che desiderano natura, pace, relax e buona cucina lontano dal caos e dalla folla estiva delle spiagge.

COSA VEDERE

Il centro storico, con i suoi stretti caruggi impreziositi da murales e da opere di importanti ceramisti della scuola Ligure, Umbra e Toscana. Tra gli attrattori, la parrocchiale di Santa Maria Assunta e San Giorgio, l’oratorio di San Francesco e la chiesetta quattrocentesca di San Nicolò, in cima alla collina con vista panoramica del paese. Nel 2003 l’amore verso la ceramica ha fatto nascere un museo/laboratorio ubicato nei caratteristici locali del palazzo municipale, la Badalucco Art Gallery. Legato a uno dei prodotti tipici del territorio è invece il Museo Frantoio Panizzi.

PRODOTTI E TRADIZIONI

Il fagiolo di Badalucco (presidio Slow Food) è vanto del territorio. I rundin (cosi chiamati per via della forma ovoidale) sono piccoli, carnosi e lattei e sanno irretire il palato con la morbidezza e delicatezza della pasta. Seminati a giugno, si raccolgono a ottobre e si consumano lessi conditi con olio extra vergine, aglio, alloro, salvia e qualche grano di pepe, secchi nelle saporitissime zuppe oppure in pastella nei "frisceui". Ma il piatto di cui è senz’altro il condimento tipico è lo zemin, zuppa di fagioli con verdure e carne. Nella terra dell'oliva Taggiasca, i frantoi di Badalucco sono ottimi produttori di olio extravergine d’oliva. Oltre alla focaccia dolce di Badalucco, un piatto tipico (e un po’ inconsueto per un borgo dell’entroterra) è lo Stoccafissu a Baucogna (alla Badalucchese). È un piatto a base di merluzzo essiccato, cucinato secondo una e antica ricetta locale. Il suo successo si spiega con il basso prezzo, la facilità di conservazione e la possibilità per un paese “lontano” dal mare di rispettare i giorni "di magro".

EVENTI

La terza domenica di settembre il paese rivive il momento dell’assedio dei Saraceni (cui resistette grazie alle scorte di stoccafisso) in una festa di ringraziamento che con il passare degli anni si è trasformata in "Festival dello Stoccafisso alla badalucchese” che prevede oltre ad una serie di manifestazioni per le vie del borgo, la degustazione dello storico piatto tipico. Il 14 e 15 agosto si tiene invece Invito al vino, due serate per gustare i migliori vini del territorio, con eventi collaterali. A luglio invece appuntamento con il DIFFEST, due giorni di musica, arte, cibo e spettacolo nelle piazze del borgo.

Perché Bandiera Arancione:

“In un contesto paesaggistico di pregio, la località si distingue sia per il centro storico tipico, raccolto e vivace, grazie alla presenza di ristoranti e produttori, sia per il valore e la varietà degli attrattori. Il servizio di informazioni turistiche nel suo complesso è efficace e permette di scoprire al meglio le bellezze e le caratteristiche del territorio. Da segnalare infine la promozione delle risorse naturalistiche, enogastronomiche e artigianali.” Elsa, ghost visitor TCI