Le origini del comune, che si arrampica compatto sino alla sommità di una collina a dominio delle vallate circostanti, risalgono al 1370 circa, in piena dominazione angioina, e sono collegate quasi certamente al triste destino dell'illustre città medievale di Montecorvino, distrutta nel 1137 da Ruggero II d'Altavilla, di cui resta una vecchia e suggestiva torre (detta Sedia del Diavolo) abbandonata sulla sommità di una collina a est. L'abitato, delineatosi in una zona già insediata in età romana, è citato in antichi documenti come castrum in conseguenza dell'imponente fortificazione eretta a protezione, e nel basso medioevo fu fiorente di commerci e perfino centro vescovile; dopo alterne vicende che ne segnarono una lenta ma costante decadenza, fu raso al suolo da un violento terremoto nel 1456. Della cerchia muraria restano vaghe tracce, mentre si conserva in parte l'aspetto medievale del nucleo storico che essa racchiudeva: in posizione centrale si erge l'antica chiesa arcipretale di S. Giovanni Battista (III secolo), con il campanile che riutilizza una torre. Il Museo della Civiltà contadina e delle Tradizioni popolari in piazza A. Moro raccoglie testimonianze di vita contadina.