Su una piccola penisola protesa nel lago è l'abitato: già rifugio degli abitanti di Lucera incalzati dai bizantini nel VII secolo e oggetto nei secoli seguenti delle scorrerie dei turchi, ha vissuto significativamente il dramma della malaria, che nel tempo ne ha decimato la popolazione.
L'intera area è stata purtroppo in parte trasformata dallo sviluppo edilizio che ha alterato i valori di questa zona umida di notevole importanza naturalistica. Si raggiunge la costa adriatica presso Torre Fortore, la marina di Lésina.
Tra l'abitato e la costa si trova l'omonimo lago, in realtà più simile a una laguna costiera, lunga 22 km e larga al massimo 3, le cui acque poco profonde sono note per le anguille e per offrire sosta, nei canneti, a una cospicua fauna migratoria.