Il borgo domina la valle del torrente Stàina da un colle che guarda la campagna, ricca di coltivi ordinati e di verde, nonché di vene d'acqua sorgiva oligominerale di buona qualità, in virtù della quale, da qualche anno, è sorto uno stabilimento termale. Sull'origine del paese vi è molta incertezza: già abitato in età romana, fu amministrato sotto i greco-bizantini da un catapano ed ebbe un castello; nel XII secolo fu donato al vescovado di Bovino insieme con altri casali, poi passò ai conti di Troia, agli svevi e quindi agli angioini, divenendo nel'400 marchesato col toponimo attuale e tale restando fino all'abolizione dell'istituto feudale. Degna di interesse nel contesto urbano, dove austere muratore in pietra locale documentano l'impianto medievale, è la chiesa Matrice, dedicata alla Madonna della Murgia, ricostruita su una chiesa della fine del XII secolo di cui conserva resti della facciata.