Il panorama giustifica l’appellativo di "terrazza d’Abruzzo": Guardiagrele sorge a 600 metri di quota e offre una veduta dalla costa alle valli che s’innalzano fino a perdersi nel profilo maestoso della Maiella, la "montagna madre", com’è chiamata per un’arcaica forma di rispetto. Il centro storico è un condensato della cultura di questi luoghi: sulle strade s’affacciano botteghe artigiane, soprattutto di ferro battuto, ma anche d’oreficeria e ceramica, pietra e vetro d’arte, tessuti e ricami a tombolo; la domenica, in piazza San Francesco, si tiene un mercato che consente un primo contatto con i sapori del territorio, dai formaggi ai salumi, dal vino all’olio d’oliva; l’ultimo sabato del mese, nella stessa piazza, ha luogo un mercatino dell’antiquariato. Nelle trattorie, piatti come la pasta alla chitarra e l’agnello alla brace; dai fornai, cibi di strada come le "pasticcie" o gli "strozzacavalli"; nelle pasticcerie, specialità come le "sise delle monache", grossi bigné dalla forma impertinente.