Arroccato sul versante occidentale della valle, in un aspro paesaggio disseminato di miniere di ferro già note ai romani, il paese è noto soprattutto per il santuario della Via Crucis, affascinante testimonianza di devozione popolare, al cui interno spicca una via Crucis lignea del XVIII secolo. Presso la parrocchiale, lungo una navata a scalinata si affacciano 14 cappelle al cui interno sono disposte 198 statue in legno e stucco a grandezza naturale che raccontano gli episodi della Passione di Cristo. L’impatto delle scene, realizzate per lo più da Beniamino Simoni nel 1752-61, è notevole anche per lo spiccato realismo dei volti, quasi una galleria fisiognomica di personaggi del contado camuno.