È il paese del marmo bianco, estratto dalle cave a 1600 metri di quota sul versante meridionale della valle, apprezzato per la statuaria già in epoca antica e qui utilizzato ovunque, nelle chiese, in tutti gli edifici, persino per la pavimentazione dei marciapiedi. Una scuola professionale per la lavorazione del marmo è ospitata nella casa di S. Giuseppe (1909), in Jugendstil. Notevole la chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista. Vicino si trova S. Marco, chiesa di origine romanica con facciata in pietra locale a vista, che è presumibilmente la più antica di Lasa; oggi viene usata per mostre ed esposizioni. Ai margini del paese verso il fiume sono ancora ben visibili i piloni di sostegno del Koundlwaal, il canale di irrigazione in larice che passava sopra i tetti delle case e scavalcava l'Adige: un tratto è stato restaurato, per mostrare come funzionasse il sistema.
A nord di Lasa, su un colle, sorge una delle chiese più antiche della valle, S. Sisinio, dell'XI-XII secolo, con campanile a bifore che include l'abside.
Dal paese di Lasa sale una strada che unisce le frazioni di Alliz e Tanas correndo a mezza costa e aprendo grandi panorami sulla valle, un tripudio di verde d'estate, e sulla convalle di Trafoi che si stacca a sudovest verso lo Stelvio. Da Tanas, una passeggiata porta alla solitaria chiesa di St. Peter, mentre la strada in sinuoso saliscendi raggiunge Sluderno.