Cesiomaggiore stende il suo territorio sul versante occidentale della valle del Piave, sulla soglia del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Le statistiche lo presentano come il primo comune agricolo della provincia, ma al di là del dato numerico quello che salta all'occhio attraversando la campagna è la qualità del paesaggio, molto vario e ancora improntato da una ruralità tradizionale. Boschi, pascoli e coltivi si susseguono secondo la conformazione del suolo; gli appezzamenti arati alternano le colture tipiche della montagna, ovvero mais, patate, fagioli e altri altri ortaggi di montagna; troverete anche qualche campo di cereali minori quali orzo primaverile e anche qualche specie desueta come il farro grande alpino detto anche spelta. Insomma, un quadro contadino di antica bellezza, impreziosito da piccoli centri abitati e da una miriade di contrade rurali, ognuno con un suo motivo d'interesse. Fattorie, palazzetti, chiese e perfino due musei: a Cesio, il Museo Storico della Bicicletta, e a Seravella, il Museo Etnografico Provinciale.