La gradevole cittadina si presenta su una piccola collina e mostra una felice continuità tra il centro antico, con strade tortuose e tipici edifici del secoli XVI-XVIII in pietra viva di colore caldo e bruno, e il borgo ottocentesco, divisi da quattro grandi corsi alberati detti 'lo stradone'.
I reperti ceramici del Museo nazionale «Jatta» riassumono la storia dell'abitato peuceta (VIII-VII secolo a.C.), che fu in contatto con la Grecia (lo attestano i vasi corinzi e quelli attici a figure nere e rosse), Taranto (ceramica àpula) e il mondo etrusco. In età romana municipium e stazione di sosta lungo la Via Traiana, nel medioevo Ruvo di Puglia venne governata da bizantini, longobardi, normanni, svevi e quindi da vari feudatari; dopo la disfida di Barletta appartenne al Galzarano de Requesens e successivamente, fino agli inizi dell'800, ai Carafa.
Negli immediati dintorni di Ruvo di Puglia, Terlizzi è un centro agricolo, floricolo e artigianale con alcuni interessanti luoghi di culto. La chiesa del SS. Rosario ingloba il portale ogivale, opera di Anseramo da Trani, dai ricchi intagli e sculture, proveniente dalla duecentesca Cattedrale, distrutta. La Pinacoteca «De Napoli» espone quadri, bozzetti e disegni del pittore ottocentesco Michele De Napoli.
Anche Corato è un grosso paese a vocazione agricola legato a quell'itinerario romanico che caratterizza numerosi centri di questa parte della Terra di Bari; lo documenta, nel nucleo storico, la fusione di tratti di quello stile con elementi tardogotici e rinascimentali (la chiesa di S. Maria Maggiore ha portale a rilievi del '200 e campanile del secolo successivo). La chiesa di S. Vito è invece intrisa di motivi bizantini, a partire dalla cupoletta al centro, che si innesta su un'aula unica con volte a botte.