La più importante delle “terre nuove” fondate da Firenze a fine ’200 è stata anche la patria di Tommaso di Ser Giovanni di Simone (1401-1428), in arte Masaccio, cronologicamente il primo fra i pittori toscani che si possano dire rinascimentali.
Al cuore del centro storico si trova il Palazzo pretorio, che la tradizione dice fosse progettato – come il paese intero – da Arnolfo di Cambio, e che quindi si chiama anche palazzo d’Arnolfo; sotto il porticato, numerosi stemmi dei vicari fiorentini fra 1409 e 1772; al primo piano, due logge di stile rinascimentale.
Di fronte, in piazza Masaccio, la basilica quattrocentesca di S. Maria delle Grazie ha una facciata dell’800; nell’atrio sotto il porticato, terracotta invetriata policroma (1513) di Giovanni della Robbia.
Dall’interno della chiesa si entra nel piccolo Museo di opere d’arte, soprattutto del ’400 fiorentino; la più importante è un’Annunciazione del Beato Angelico, proveniente dalla chiesa del vicino convento di Montecarlo.