Il «crudo sasso intra Tevero ed Arno» ricordato da Dante nella Divina Commedia è una vetta calcarea, per tre lati tagliata a picco, e ricoperta da una bellissima foresta di abeti e di faggi, oggi parte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
San Francesco ebbe in dono la Verna nel 1214, e pochi compagni fondarono qui alcune celle. Alla Verna, dieci anni più tardi, il santo ricevette le stimmate. Da allora il luogo si è arricchito di edifici, diventando col tempo meta di pellegrinaggio.
La Chiesa Maggiore o Basilica, iniziata nel ’200 e terminata nel ’500, ha un grande porticato tardo-rinascimentale che prosegue lungo il fianco sinistro. Nell’interno rinascimentale della chiesa, a navata unica, coperto a crociera, si trovano terrecotte invetriate di Andrea della Robbia (notevoli soprattutto un’Adorazione del Bambino e un’Annunciazione), un coro ligneo quattrocentesco, e preziosi paramenti sacri; una cancellata chiude la cappella delle Reliquie di S. Francesco.
Più in basso, la chiesa di S. Maria degli Angeli fu fondata nel 1216, poi modificata, con stemmi in facciata. Nell’interno, a navata unica con volta a ogiva, sono notevoli una Deposizione, un’Adorazione, e il dossale in terracotta del coro ligneo (Assunzione di Maria), tutte opere di Andrea della Robbia.
A sinistra della Chiesa Maggiore, la cappella del conte Checco dà accesso al corridoio delle Stimmate, decorato di affreschi. Ogni giorno, dal 1431, il corridoio è attraversato dalla processione dei frati che si recano nella grotta – dove la tradizione vuole che san Francesco dormisse sulla nuda pietra – e vanno a pregare nella cappella delle Stimmate. Quest’ultima, costruita nel 1263, conserva un tondo di Luca della Robbia (Madonna col Bambino) e una Crocifissione, grande terracotta di Andrea della Robbia.
Una scaletta conduce nella cappella di S. Bonaventura, dalla quale si vede il sasso dove si trovava Francesco quando gli apparve Cristo in croce. Dopo aver visitato la cappella di S. Antonio da Padova, il percorso si conclude al precipizio, la grotta della leggenda di san Francesco e il demonio, con splendido panorama.
Altri luoghi meritevoli di visita della Verna sono la prima cella di S. Francesco, dove il santo faceva penitenza, e il Sasso Spicco, macigno accostato alla montagna, che appoggia soltanto per due metri su un altro masso.