Uscendo dalla piazza Arco di Augusto di Aosta in direzione di Variney si raggiunge direttamente il nucleo di Porossan. Il percorso verso la piccola frazione è breve ma significativo per la veduta della possente mole del ponte-acquedotto, costruito nel 1288 per convogliare le acque della Valpelline verso i più aridi versanti meridionali nei dintorni di Aosta. Sette secoli di storia traspaiono tra le pietre del ponte, lungo circa una settantina di metri. Eppure, nonostante il tempo, la struttura continua a dominare maestosa sulle acque del “ru Prévot”, uno dei tanti ru, ovvero canali, che punteggiano la valle solcata dal torrente Buthier. L’acqua scorre nel corridoio della parte inferiore, tuttora accessibile, fino a giungere alla dorsale di Saint-Christophe e al castello di Quart. Ma l’ardita opera medievale non è l’unica ad appagare la vista: con un rapido giro di sguardo si possono riconoscere le cime che circondano la città di Aosta, dalla Becca di Viou al Monte Emilius, comprendendo la Becca di Nona e Punta Chaligne. Nelle immediate vicinanze, si apre la Riserva Naturale du Tzatelet, con le sue bellezze e i numerosi sentieri che in poco tempo conducono alla cima del Tzatelet.