Fra le mura di un vecchio edifico che già nel XXVII secolo ospitava un’osteria, oggi troviamo un’insegna in cui passato e modernità si fondono insieme in maniera coerente e disinvolta. A coronare il tutto un arredamento elegante legato allo stile della zona e una cucina ricercata e corretta. I piatti sono legati alla tradizione tirolese e presentati con estro e gentilezza dallo chef Claudio Marcomin, la carne è uno degli ingredienti principe della cucina, cotta nel braciere a vista con legno di faggio o presentata cruda per esaltarne al massimo la qualità. Da assaggiare i paccheri con coda di gamberi, pomodorini, olive e pistacchio. Bella la cantina, con bottiglie del territorio e non solo