Ormai solo il nome della caotica piazza ricorda che qui, da un'apertura nelle Mura Serviane, aveva inizio l'antica via Appia. Sul largo dove si affaccia il palazzo della Fao, progettato da Vittorio Cafiero e Mario Ridolfi nel 1938 come sede del ministero fascista per l'Africa italiana, ma ultimato nel 1952. Di fronte al palazzo si ergeva la stele di Axum (IV secolo), trasportata qui dall'Etiopia durante il fascismo nel 1937, contesa negli anni e finalmente restituita dopo il 2005. Lo slargo segna oggi il confine della Passeggiata archeologica, tanto a cuore agli ambientalisti a sostegno del Parco dell'Appia Antica. Era stata una felice intuizione dell'allora (1887) Ministro dell'Istruzione Guido Baccelli quella di trasformare l'area tra il Celio e l'Aventino in un percorso volto a salvaguardare tutti i monumenti del passato tra piazza Venezia e l'Appia Antica. Purtroppo la prima menomazione al progetto, portato a termine nel 1914, fu interrotta già negli anni '30 del XX secolo proprio da quel regime che si ricollegava idealmente ai fasti dell'antica Roma, e che trasformò i viali di passaggio in assi di scorrimento verso l'Eur.