Nel nome ricorda papa Giulio III, che qui fece disegnare la sua villa extraurbana oggi sede del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. Il luogo è famoso anche per gli scontri del marzo 1968 tra studenti e polizia alla Facoltà di Architettura, narrati da Pier Paolo Pasolini. Il raccordo tra Villa Borghese e la valle venne aperto nel 1911 in occasione della mostra per il cinquantenario dell'Unità d'Italia. E da allora l'area divenne un nuovo centro culturale della città, con musei come la Galleria nazionale d'Arte moderna, accademie e istituti culturali stranieri.