Fu, secondo la tradizione, la casa di Numa Pompilio e poi la residenza del primo sacerdote, ma anche la sede del sacrario dedicato a Marte e dell'altare per i sacrifici a Giove, Giunone e Giano. Gli scavi hanno scoperto che l'area sacra risale alla seconda metà del sec. VII a.C. e che l'attuale forma trapezoidale del cortile data alla fine del secolo successivo.