Si tratta dell'alta piattaforma a sinistra dell'arco di Settimio Severo che serviva da tribuna agli oratori e sostituì, sotto Cesare, quella decorata nel 338 a.C. con gli speroni (rostra) tolti alle navi catturate presso Anzio. La piattaforma è preceduta da una base che sosteneva la colonna onoraria innalzata per il decennale dei cesari Costanzo e Galerio e i cui rilievi raffigurano la processione e il suovetaurilia (sacrificio propiziatorio) del 303. Al 470 circa risale l’ampliamento a destra, detto rostra Valdalica.