Via Vittorio Veneto, in parte porticata, fa mostra di bei palazzi signorili. All’altezza dell’abside del duomo, palazzo Strassoldo Mantica, ora sede di una banca, conserva un salone affrescato da Giulio Quaglio. <br>Motivi geometrici decorano la fronte, interrotta da arcate gotiche, di casa Lovaria Asquini.<br>Sulla facciata di palazzo Tinghi (N. 36) sono ormai appena visibili le tracce di un affresco del Pordenone, mentre all’interno, al piano nobile (a cui si accende rivolgendosi ai gestori della storica pasticceria Carli), le pareti di una sala presentano un ciclo dipinto da Pomponio Amalteo. <br>Dopo l’incrocio con via Gorghi e via Piave, via Vittorio Veneto diventa via Aquileia, altra importante direttrice urbana, con bei palazzi nobiliari. In fondo, la porta Aquileia, sulla quinta cerchia di mura cittadine (XV secolo), con una possente torre.