Vi prospetta l’ex chiesa dei Ss. Cosma e Damiano, già occupata dall’opificio Herion, come rivela il campanile trasformato in fumaiolo, e oggi sede di laboratori e polo di sviluppo per nuove imprese; nell’adiacente ex convento (numeri 619-621) sono l’Archivio Luigi Nono, con il ricco lascito del compositore, spazi della Fondazione Bevilacqua La Masa (nel chiostro), un centro teatrale di ricerca (CTR Venezia). Stravolto nella destinazione è anche il cinquecentesco ex convento delle Convertite, dal 1857 carcere femminile. Lungo la fondamenta delle Convertite si raggiunge il ponte sul rio di S. Biagio, con vista a destra sull’ex Molino Stucky (a sud del quale, nell’area ex Scalera, è in corso una riconversione residenziale), a sinistra sull’intervento di edilizia popolare di Gino Valle (1987), marcato da file di torri che corrono lungo i canali.