Oltre l’ottocentesco ponte sull’omonimo rio, la riva prende nome dalla Ca’ di Dio, eretta nel ’200 quale ospizio per pellegrini e ricostruita dal 1545 sotto la direzione del Sansovino, con interventi di Baldassarre Longhena e Bernardino Maccaruzzi (oggi casa di riposo); il prospetto verso il rio è scandito da alti camini. Sottolineano la vicinanza con l’Arsenale, poco oltre, i due edifici dei Forni militari (1473) e dei Depositi di pane (1596), preposti all’approvvigionamento della flotta della Repubblica, dai bei portali in pietra d’Istria.