Lungo il tragitto si osservino il campanile di S. Martino, romanico, unica sopravvivenza dell’antica chiesa benedettina distrutta dai bombardamenti e ricostruita (1960) secondo moderne linee dettate da originali scelte strutturali; poco oltre il Teatro comunale ricostruito nel 1868 a seguito dell’incendio del precedente edificio inaugurato nel 1765 e famoso per la sala «a campana» realizzata su disegno del Galli Bibiena (recentemente restaurato). All’angolo con via Diaz sorge un’elegante casa gotica e nella stessa via (n. 39) una casa degli inizi del XIV secolo con trifore e cornice in mattoni. Un saggio degli ambienti più caratteristici del centro antico si può avere deviando dal corso a destra per un breve tratto nella via dei Pescatori (per ammirare una casa gotica su barbacani con fronte a monofore affrescato e, più avanti, una facciata del XIV secolo anch’essa affrescata), spingersi sino alla via Fiumicelli (dove le case Forabosco e de Zottis, con decori affrescati rinascimentali l’una e gotici l’altra, affondano con le loro pilastrature del portico nell’acqua del canale delle Scorzerie), per riportarsi infine sul corso del Popolo percorrendo il caratteristico vicolo dei Pescatori.