Fu concepita come fulcro della città duecentesca e oggi è qualificata, oltre che dall'omonimo palazzo pubblico, dalla chiesa di S. Rocco, con abside decorata da affreschi di Cristoforo da Marsciano e di Eusebio da Montefiascone; e dal palazzo Bracci-Testasecca, progettato da Virginio Vespignani e ora trasformato in Grand Hotel Reale.<br>Fa da fondale il palazzo Simoncelli (XIII secolo, trasformato nel '500), sede dell'istituendo Museo della tradizione ceramica.