Per via Dògali si scende al portico del Mostaccio, aperto sulla cinta più antica, che doveva coincidere con quella romana; proseguendo in discesa si percorre lo spazio costruito tra le due cerchie medievali fino alla porta del Cieco, sulle mura duecentesche.<br>Poco sotto si incrocia la «Strada nuova» (via Fantosanti), di taglio ottocentesco, che riporta alla città alta sotto il giro delle mura romano-<br>medievali.