Dal ponte Tàlvera e dal monumento alla Vittoria il rettilineo corso Libertà, attraversata piazza Mazzini, raggiunge il nucleo antico di Gries. Il borgo, un tempo completamente circondato da vigneti, fu inglobato nel territorio comunale di Bolzano nel 1925 e oggi è inserito nel tessuto urbano senza soluzione di continuità. Nella seconda metà dell'Ottocento si affermò come rinomata stazione di villeggiatura, nella quale si dava appuntamento una ricca clientela di membri dell'aristocrazia e dell'alta borghesia austro-ungariche. La fortuna di Gries cessò con la prima guerra mondiale: i grandi e lussuosi alberghi furono chiusi e in seguito adattati ad altri usi (case di riposo, cliniche, istituti religiosi, scuole) oppure abbattuti. Dalla piazza di Gries, prendendo a destra per via Fago, si sale in 30 minuti c. alla torre di Druso detta Gescheibter Turm (o, più correttamente, Treuenstein), del XIII secolo, che si ritiene facesse parte delle opere di difesa di Gries. Da via Fago si può continuare per via Sarentino, dalla quale comincia la strada per San Genesio; al n. 15 si trova la stazione a valle della funivia che in pochi minuti supera un dislivello di m 795 portando al paese. A 5 km dall'inizio della strada che sale a San Genesio, si può deviare per le rovine di castel Sarentino/Schloss Rafenstein, originario del XIII secolo, arroccato su uno sperone a 690 metri d'altezza. Sotto il castello un'accogliente trattoria offre specialità tirolesi e ottimo vino bianco.