È uno degli angoli più vivaci e animati della città, punto di ritrovo soprattutto la sera per i suoi locali e caffè letterari (tra questi Intra Moenia, che è anche un internet caffè e una casa editrice) che propongono letture dal vivo, spettacoli e concerti. A forma rettangolare, è decorata al centro dal monumento al compositore Vincenzo Bellini, (che dal 1819 fino al 1827 visse a Napoli per studiare al conservatorio di S. Pietro a Maiella), ai cui piedi l’area recintata mostra un tratto delle mura greche (IV secolo a.C.). L'Accademia di Belle Arti è un notevole esempio di architettura ottocentesca neorinascimentale, frutto dell'adattamento (1863) del convento di S. Giovanni a opera di Enrico Alvino; la facciata principale prospetta su via Bellini, centro del quartiere ottocentesco risultante dalla soppressione delle antiche Fosse del Grano. La Galleria dell'Accademia espone alcuni dipinti dei secoli dal XVI al XVIII (tra i quali opere di Jusepe de Ribera e Mattia Preti) ma rappresenta soprattutto la scuola napoletana dei secoli XIX e XX; completano la raccolta la donazione Palizzi e le collezioni di disegni e di sculture.