Il nome deriva probabilmente dal frammento di sarcofago posto in angolo con via dei Soldati, che in realtà rappresenta un leone nell'atto di sbranare un cinghiale, o dall'insegna dell'albergo dell'Orso, taverna medievale trasformata in albergo nel XVI secolo che ospitò Rabelais, Montaigne e Goethe. Oggi il palazzetto di aspetto quattrocentesco, riconoscibile per la facciata a logge e portici dalle belle decorazioni in cotto, ospita un noto ristorante.