Al termine della via, guardando il Tevere e oltre i resti della Domus Augustana, si apre la piazza su cui prospetta la chiesa di S. Anastasia; sorta nel IV secolo, fu più volte restaurata e deve le decorazioni interne a interventi settecenteschi. Alle spalle della chiesa scavi ancora in corso hanno riportato alla luce un ambiente sotterraneo dalle ricche decorazioni musive; è identificato da alcuni con il "Lupercale", mitico luogo dove la lupa avrebbe allattato Romolo e Remo, da altri con un ninfeo pertinente alla prima domus neroniana.