Il progetto dell'Esposizione la prefigurò come centro ideale del complesso, su cui si sarebbe dovuto affacciare il Teatro Imperiale di Luigi Moretti (al suo posto sorse nel 1959-60 il grattacielo Italia). Come lascia intuire il nome della piazza, i rilievi sulla stele nel cuore del monumentale slargo (a firma di Arturo Dazzi) celebrano l'invenzione della radio.