Fu aperta tra il 1936 e il 1937, per volere di Mussolini su progetto di Marcello Piacentini e Attilio Spaccarelli, come accesso monumentale a S. Pietro. Nella realizzazione del nuovo tracciato, gli architetti cancellarono le viuzze che correvano tra borgo Vecchio e borgo Nuovo e riposizionarono gli edifici più importanti risparmiati dalle demolizioni sulla nuova arteria o nelle perpendicolari (come la chiesa di S. Maria in Traspontina e i palazzi Torlonia e dei Penitenzieri). A causa delle vicende belliche, la via fu ultimata nel 1950 con la posa dei marciapiedi e dei lampioni-obelisco del Piacentini.