Muovendo in direzione nord si risale la Livenza sino ai confini con il Friùli: si attraversa un paesaggio suggestivo caratterizzato da coltivazioni, spesso a vitigno, e rigogliosa vegetazione spontanea lungo gli argini del fiume. <br>Si quindi arriva a San Giovanni, possibile nucleo originario del centro liventino, come suggerirebbe la presenza dell’antichissima Pieve, di fondazione paleocristiana, rifondata nel ’400, che presenta in facciata una piccola edicola romana in bassorilievo. L’interno, dal pregevole altare in legno dorato, presenta interessanti affreschi quattro-cinquecenteschi.<br>Superata la Pieve, il percorso volge a sinistra in direzione Mansuè: in questo tratto le rive del Livenza risultano ancora dotate delle «strade alzaie», utilizzate per il traino controcorrente dei barconi; la strada si allontana dal fiume per entrare a Navolé, la cui Parrocchiale ospita una copia del trittico S. Martino e il povero tra i Ss. Giovanni Battista e Pietro attribuito a Cima di Conegliano e bottega. Poco più avanti, da Mansuè, si giunge a Portobuffolé.