Nei pressi di Lecce, interessante testimonianza di epoca angioina. Poco prima della porta, salendo la scalinata lungo le mura si guadagna l'accesso alla chiesa, alla cui costruzione si pose mano nel 1232. La facciata a cuspide, di ispirazione romanica, è coronata da archetti e vivacizzata dall'uso di conci policromi e aperta da un notevole rosone. L'interno, a navata unica, custodisce due tra le testimonianze lignee più significative della produzione duecentesca pugliese: una statua della Madonna in trono (detta 'Madonna della Luce) e, sull'altare maggiore, un Crocifisso venerato in tutto il Salento e legato a una leggenda che vuole sia rimasto in questa chiesa perché nessuna forza fu in grado di caricarlo sulla nave che lo avrebbe condotto a Venezia (nella città lagunare giunse solo l'indice della mano destra).