Si raggiunge questa chiesa da via Umberto I, prendendo a destra per via Manfredi. Detta anche di S. Angelo, è una grandiosa costruzione barocca di Giuseppe Zimbalo (1663). Nella facciata, incompiuta nella parte superiore, si apre un portale con un fregio di angeli festanti; un altro fregio con putti che reggono le lettere dell'iscrizione dedicatoria corre nella trabeazione. L'aquila a due teste che compare nel portone d'ingresso (1750), rivestito di bronzo, indica l'appartenenza della chiesa all'ordine degli Agostiniani. Testimonianza della fantasia decorativa barocca sono anche i ricchi altari custoditi nell'interno, soprattutto quelli del transetto.