Di antica fondazione, più volte ricostruita fino al Seicento, la chiesa domina oggi l’omonimo breve campo fino al ponte sul rio dei Barcaroli con la scenografica facciata dovuta ad Alessandro Tremignon (1668). È una delle più radicali espressioni del barocco veneziano, intesa essenzialmente come celebrazione dei Fini, la famiglia committente, i cui busti sormontano i monumenti sepolcrali sui portali e il cui stemma campeggia nel timpano (statue e fitto apparato decorativo sono opera di Heinrich Meyring). L’interno ha il suo fuoco nell’altare maggiore barocco disegnato dal Tremignon e scolpito dal Meyring.