D’aspetto settecentesco, è la chiesa più conosciuta di Stampace, ma più che da pregi artistici la sua notorietà viene dal santo, patrono di Cagliari, cui è dedicata. Secondo il racconto agiografico Efisio, ufficiale di Diocleziano (nativo dell’Asia Minore) inviato in Sardegna per combattere barbaricini e iliensi, fu ucciso a Nora nel 303 per non aver rinnegato la religione cristiana. La devozione che ne derivò in città – e che si rafforzò dopo la cessazione della tremenda peste del 1652/56 – continua anche oggi con la celebre Sagra di S. Efisio. Dalla chiesa cagliaritana, edificata sull’ipotetico carcere del santo, parte ogni 1° maggio una grande processione che fonde religiosità e folclore.