Raggiungibile da Pulfero, è una singolarissima costruzione votiva. Una grande grotta naturale (la cavità è lunga più di 4 chilometri) era nota fin dall’antichità come luogo di culto e di difesa: abitata forse già in epoca preistorica, di sicuro fu usata dai romani come posto di guardia. All’imbocco, nel 1477, Andrea da Skofia Loka costruì una chiesa, parte all’esterno e parte all’interno della cavità. La si raggiunge salendo un centinaio di gradini: nell’aula, con volta a crociera, le opere murarie sono perfettamente inserite<br>nelle pareti rocciose. Sontuoso appare il settecentesco altare ligneo dorato, di scuola slovena, con statue cinquecentesche attribuite alla bottega di Giovanni Martini.<br>