L’edificio, ora inglobato in un istituto religioso, è una delle prime realizzazioni romaniche comasche (1025-40) e già mostra le caratteristiche che poi compariranno a S. Abbondio e S. Fedele: forte originalità di concezione e un’evidente parentela con le coeve esperienze renane. L’impianto è a tre navate absidate (le due minori in spessore di muro). Copertura a volte sulle navatelle, a capriate sulla navata maggiore; la facciata, priva di portale, è in parte interrata. Sotto il presbiterio una cripta (anch’essa a tre navate) custodisce le spoglie di san Felice.