Il palazzo è frutto del rinnovo sei-settecentesco di strutture dei secoli XIV e XV. L'edificio, di proprietà provinciale, è stato sottoposto a opportuni restauri e ora ospita la Biblioteca civica «G. Eroli» e il Museo della Città di Narni. Il patrimonio museale, il cui primo nucleo deriva dall'acquisizione di beni delle corporazioni religiose soppresse dopo l'Unità, è sistemato su due piani in base all'area di pertinenza. La Sezione archeologica, al primo piano, espone l' ottocentesca raccolta del marchese Giovanni Eroli e reperti dalla città e dal territorio ed è articolata in tre settori: paleontologico, classico, medievale; particolarmente degno di nota un sarcofago con scene di caccia.<br>Al piano superiore è la Pinacoteca civica, che accoglie anche oreficerie del tesoro della Cattedrale e presenta una disposizione tematica volta a illustrare la storia della città e dell'arte narnese dal XV al XIX secolo. Vi spiccano un'Annunciazione di Benozzo Gozzoli (1451-52) e una grande tavola di Domenico Ghirlandaio e bottega, eseguita nel 1486 (Incoronazione di Maria tra angeli e santi). La pittura tra Cinque e Seicento comprende opere di Marcantonio Aquili, Livio Agresti e Antonio Gherardi; fra gli artisti settecenteschi, Giacinto Boccanera.<br>Tra le oreficerie della Cattedrale: sei candelieri in bronzo scolpiti attribuiti ad Andrea Briosco.